“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 12 ottobre 2014

La città è sporca? Stavolta è colpa del vetro



Ancora molti incivili lasciano rifiuti in prossimità delle campane del vetro! Anziché sanzionare ed educare gli incivili, pare che per Bacheca la soluzione sia togliere le campane

Se davvero la maggioranza crede di migliorare la situazione dei rifiuti in città, togliendo le campane del vetro, esprimiamo il nostro dissenso e la nostra sorpresa. La modalità delle campane è prevista dal contratto, e se si modifica questa parte, il contratto andrebbe rimodulato anche dal punto di vista economico. Inoltre ci sorprende l’ennesima prova di superficialità e disinteresse rispetto al problema. Ma davvero Bacheca crede che la colpa di una città sporca stia nei cassonetti del vetro? 

E’ un fatto grave che  il sindaco non si renda  conto, o finga di non sapere, che se ancora tanti cittadini non differenziano la responsabilità è soprattutto comunale, cioè della sua maggioranza. Nonostante le nostre obiezioni politiche e i nostri suggerimenti (articoli, dossier, denunce, interrogazioni e mozioni) per almeno tre anni  non ci sono stati controlli,  né sui cittadini né  sulla Gesam, come la stessa ditta ha sostenuto nel suo ricorso contro la multa di 200mila euro, che  ora è scesa  a 85mila  perché evidentemente l’amministrazione ha dovuto ammettere anche le proprie di inadempienze.

Inoltre l’Amministrazione non ha intrapreso nessuna opera di educazione vera e propria. Un ditta pagata circa centomila euro nel 2011 ha solo informato sulle modalità del porta a porta,  con qualche incontro nei quartieri  e con lettere, che non sono arrivate neppure a tutti i cittadini. 
Sulla  importanza civica della differenziata, sul problema delle discariche, sul legame fra corretto riciclaggio dei rifiuti e risparmi sulla bolletta TARI, la Maggioranza Bacheca non ha mai speso una parola  né intrapreso un’azione di vero coinvolgimento. E sì che in Consiglio comunale glielo abbiamo chiesto in tutti i modi. Non ha spiegato mai bene e capillarmente che se non guadagniamo niente dal riciclaggio dei materiali, è perché attualmente sono "invendibili" - cioé troppo sporchi per essere venduti al CONAI. Nella situzione in cui si trovano, al massimo ci fanno risparmiare la discarica, ma non ci rendono nulla.

Del resto quattro anni di gestione dei rifiuti Bacheca-Gesam ci hanno  abituato a tanto – comprese strade che tenacemente non vengono pulite come imporrebbe il contratto, o  discariche urbane intorno ai cassonetti che nessuno rimuove.  L’ultima uscita sui giornali da parte del sindaco suona però  come una presa in giro: quasi alla scadenza del contratto, pare che Bacheca abbia finalmente deciso che “pure” Santa Severa deve differenziare i suoi rifiuti. 
Riteniamo senza dubbio comica ma inaccettabile  questa affermazione visto che il contratto di 16milioni di euro in 5 anni firmato con la Gesam e l’ordinanza 42 del 2012 firmata dal sindaco stesso prevedono  “gia’” il porta a porta a Santa Severa, sebbene svolto con modalità differenti da  quelle stabilite per gli altri quartieri. In pratica cassonetti stradali anche per carta e plastica, ma ritiro porta a porta per indifferenziato e umido come per resto della città, non certo i “vecchi” cassonetti dell'indifferenziato per strada, che sono chiaramente un invito a non riciclare.

Il fatto che Bacheca, Maggi e tutta la Maggioranza abbiano accettato i cassonetti stradali per la frazione è un altro aspetto gravissimo di tutta la vicenda Gesam. Forse non tutti hanno chiaro che la mole di rifiuti non differenziati di Santa Severa peserà sulle bollette TARI del prossimo anno. Infatti quelle bollette possono diminuire (e avrebbero potuto già farlo) solo se diminuiranno le quantità dei rifiuti indifferenziati che portiamo a discarica. Anche Santa Severa doveva differenziare quindi come da contratto, ma questo non è avvenuto con le conseguenza di avere costi maggiori per il conferimento a discarica e la frazione invasa dai rifiuti. L’unico soggetto ad aver risparmiato è la Gesam. Ma ora Bacheca ha trovato la soluzione a cui nessuno aveva ancora pensato: porta a porta pure a Santa Severa! Ma guarda che scoperta.

Paolo Montaldo, coordinatore ACP
Paola Rocchi, consigliere ACP

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