“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

domenica 27 ottobre 2013

Sorridete cittadini, siete su "Scherzi a parte"




(ritaglio di giornale dal "Messaggero" di alcuni giorni fa)

Se qualcuno ci sperava, è meglio che si rassegni: la fantasia non è andata al potere. L’ipocrisia invece sì.
E' quella pratica tanto cara a molti politici (soprattutto a quelli vincenti) che consiste nel dire una cosa perché in quel momento conviene, sapendo benissimo che si farà dell'altro.
Consiste nel fare sistematicamente la faccia buona, nel promettere, nell'accondiscendere sapendo che si sta mentendo, ma tanto "la gente" non se ne accorgerà, oppure avrà altro da fare - che consiste  nel prendere in giro le stesse istituzioni, ovviamente.
Un esempio? Il 24 settembre la maggioranza di centrodestra ha votato compatta (senza neppure discuterla) una mozione della minoranza sull'avvio delle procedure per la risoluzione del contratto con la Gesam, riconoscendosi nella mozione stessa che in modo articolato e puntiglioso argomentava sui gravi inadempimenti della ditta. Tutti i consiglieri hanno detto sì. Hanno riconosciuto i gravi inadempimenti, detto "mo' basta" e votato una mozione che "impegnava il sindaco ad avviare le procedure di risoluzione del contratto con la ditta Gesam". Adesso però ci hanno ripensato.
Non so quanto fossero tutti in buona fede. Se ne avessero parlato concludendo che, poiché in quei giorni le cronache dei giornali riportavano notizie di indagini in corso, era meglio votare la mozione, e poi fare altro.
Non so neppure cosa sia successo nei giorni successivi.
Correttezza istituzionale avrebbe reso opportuno un chiarimento. Una cosa del tipo "Cari concittadini e cara minoranza, è vero che abbiamo votato la risoluzione del contratto con la Gesam, ma ora ci abbiamo ripensato,  per questo motivo, e poi questo, e poi questo ecc. ecc. Scusateci, quella mozione per noi è carta straccia". Ovviamente non è successo nulla di tutto questo perché l'ipocrisia non chiede scusa, è maleducata e arrogante per definizione.
Così la maggioranza di centrodestra, il sindaco Bacheca e soprattutto il delegato Maggi hanno votato la mozione e poi non hanno alzato un dito per fare quello  che c'era scritto, non si sono insomma "impegnati" manco per niente.  Hanno aspettato circa un mese e poi sono tornati sui giornali a dire che basta, il comune "punta tutto sulla differenziata" (ma davvero?) "si cambia registro"( perdinci!) . Che i vigili hanno persino aperti i bidoncini (eureka!) e che la ditta Gesam la prossima estate passerà a raccogliere l'umido persino di sabato.  Altro che risoluzione del contratto (sul perché ci siano voluti 2 anni per addivenire a questo risultato, non è dato sapere).
Non solo. Il sindaco e Maggi hanno fatto la voce grossa ricordando che il nostro Comune è arrivato al 50% della differenziata, un successone. Peccato che lo spettacolo indecente di due estati consecutive,  le normative (e la logica) dicano altro. Dopo due anni di differenziata "spinta" dovevamo già essere al 65% di differenziata, e visto che non ci siamo, potremmo essere soggetti a quanto stabilisce il D.Lgs 152/2006. Art. 205 comma 3 , e cioè essere sottoposti ad una addizionale di costi di conferimento del 20%.
Il 20% in più perché da due anni l'amministrazione non controlla, non vigila, non difende la pulizia della città e il rispetto del contratto. Il 20% in più di tassa sui rifiuti, perché la differenziata non va come avrebbe dovuto. Il 20% che se applicato pagheremo tutti noi sulla TARES.

A proposito. Chi crede ancora che il Consiglio comunale sia una cosa seria, può leggere la delibera che recepisce la mozione, con tutti gli allegati, gli interventi e i votanti sul sito del Comune. E' la n.29.
 
Paola Rocchi

5 commenti:

  1. Aspetterò con trepidazione il ritiro del sabato, nel frattempo continuerò a gustarmi i cumuli della domenica davanti al cancello del complesso di Baia Smeralda, lungo la S.S. Aurelia ... uno spettacolo del genere, finora, mi era capitato di vederlo solo sulla statale che collega NOLA ad AfRAGOLA, nella terra dei fuochi ... cominciamo a dargli fuoco anche noi?

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  2. Che ci fosse ipocrisia, ce n'eravamo accorti. Che ci fosse malafede, anche. Che non ci fossero provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato - delegato compreso - , idem. Che quel 20% in più da pagare fosse a carico dei cittadini, come sopra.
    Torniamo alla solita amara constatazione: questi sono gli amministratori che i santamarinellesi hanno voluto. Purtroppo, la maggioranza. Noi, no!
    Ma è una assai magra consolazione.

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  3. Professoressa Rocchi,è probabile che Lei lo abbia più volte ricordato ai suoi alunni come il maestro abbia codificato che il politico,sia esso Principe che Vulgo,per essere vincente debba essere prima,e contemporaneamente,forte come il leone e astuto come la volpe...e che l'applicazione della categoria dell'etica alla politica porti irrimediabilmente alla sconfitta.

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  4. Gentile Anonimo, conoscitore del Maestro (detto anche "Il MAcchia" da alunni scherzosi), che peccato non sapere il suo nome così da portela ringraziare con più calore.
    E' esattamente come dice lei. Il Macchia ha fatto nascere la Scienza politica descrivendo la "realtà effettuale" e non la "immaginazione di essa", consigliando il reggitore dello Stato a mentire e sopraffarre, se necessario. Perché gli uomini sono quello che sono, spergiuri, ingrati e fondamentalmente preoccupati solo della propria borsa. C'è una piccola considerazione da fare, però. Machiavelli consigliava in modo accorato tutto questo subordinandolo al fine, e cioé al Bene dello Stato. Ma io mi chiedo: un amministratore che tollera la sporcizia e la mancanza di decoro, che non vigila su uno stupidissimo contratto, il Bene di chi sta tutelando?
    A parte ciò, chi nasce rotondo non muore quadrato, e ci sono certi che Volpi non saranno mai, nè tanto meno serpenti. Inoltre non di rado ci si mette pure la Fortuna (intesa come Caso)
    Convengo con Lei che, allora, forse è meglio che costoro lascino stare la politica.
    Per quello che mi riguarda, ho imparato la lezione. Non dagli scritti del Maestro lungamente commentati, ma dell'esperienza. Maestra a sua volta di Machiavelli, uomo politico che subì del resto lui pure i colpi della Fortuna: costretto all'esilio, riaccettato con sospetto e poi di nuovo allontanato dalla vita politica...Forse non era una Volpe nemmeno Lui. E meno male, perché le Volpi passano, mentre gli Uomini grandi no. La loro moralità di fondo, il loro impegno strenuo affinchè l'umanità migliori, tutto questo, nei Grandi, non si spegne. Grazie per avermi dato la possibilità di ricordarlo. "A ognuno puzza, questo barbaro dominio".

    P.R.

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