“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

sabato 19 gennaio 2013

Ciò che non si scorda


Pubblichiamo qui un commento ricevuto da un cittadino dopo che avevamo resi noti i  risultati delle primarie. E' anonimo, ma ci sembra degno di considerazione e di una risposta lunga. Poiché è rivolto a Paola, la risposta che segue è a sua firma.
  IL COMMENTO
"Ti abbiamo votato Paola per farti vincere ma non voteremo la tua coalizione con a capo Fronti come candidato sindaco......ti ricordi nel 2008 come lo attaccavi? Ti ricordi la questione Bucalossi? E ora ti schieri con lui.

LA RISPOSTA

"Ricordo ogni cosa di questi 5 anni. Soprattutto oggi, 14 gennaio, ricordo ogni cosa.
Ricordo la nascita della lista, 5 anni fa. Ricordo chi contribuì a crearla, in che clima e con che speranze. Ricordo le persone che chiesero alla sottoscritta di mettere il suo nome e la sua faccia come candidato sindaco, ricordo che lo fecero in tanti, persone che neppure si conoscevano fra loro. Ricordo gli esponenti politici di spicco del centrosinistra che allora decisero di allontanarsi dal Tavolo del lunedì (che stava dando vita alla lista) e di non aiutare, né la lista, né tanto meno il mio nome, che non condividevano; non li ho più visti in 4 anni di attività politica, a parte gli ultmi mesi in cui uno è tornato sulla scena politica della nostra città.
  Ricordo la serata al palazzetto. Ricordo che mia madre uscì quasi in lacrime per le cose che sentiva dire fra gli spalti dagli esponenti della lista Fronti, sul mio conto. Del resto, sul piano politico, neppure le mie parole erano tenere nei confronti dello stesso ex vicesindaco. Ricordo quella bellissima persona che è Ornello che rischia una rissa, pur di difendermi. Ricordo il primo consiglio comunale, in cui Fronti (come chi chi si è sentito pesantemente attaccato in campagna elettorale e ora reagisce) usa parole sferzanti rivolte evidentemente alla sottoscritta. Ricordo l'evidenza: io non sono una persona che porta rancore, io sono una che cerca di mettersi nei panni dell'altro, perché è così che bisognerebbe fare nella vita.
Ricordo i primi mesi di minoranza. Da soli, io e Giovanni Dani, a preparare i Consigli, ma più spesso da sola perché Giovanni aveva perduto la motivazione. Ricordo Carlo Mucciola che propone le prime riunioni insieme, noi 7 consiglieri di minoranza, e ricordo le prime riunioni nelle quali con calma e rispetto reciproco si studiano le carte. Si discutono le soluzioni. Ricordo riunioni pacate  e produttive. Ricordo la fiducia reciproca che piano piano cresce, io che scrivo comunicati e che poi mando a Fronti un sms: "Mail. Ciao", e ricordo le sue risposte "Per me va bene. Ciao". Ricordo che i nostri rapporti sono stati sempre leali quanto istituzionali, semplici rapporti fra colleghi che hanno imparato a stimarsi, che  camminano verso la stessa direzione.
Ricordo la sera del 28 dicembre 2009, lo scempio del porto, la nostra battaglia in Consiglio. Ricordo le fitte riunioni che seguirono, e la scrittura della richiesta di annullamento in autotutela che volevamo far scrivere ad un avvocato, e che poi abbiamo scritto a 4 mani, Massimiliano Fronti ed io. Ricordo l'apertura della casella di posta elettronica da dove mandare comunicati congiunti.
 Ricordo i compagni di Rifondazione, sempre presenti, sempre collaborativi, sempre pronti a dare un sostegno. Ricordo il loro dissenso rispetto al fatto di firmare i manifesti con il simbolo dell'UDC.  Ricordo poi le battaglie in Consiglio, quell'incalzare fitto da parte di noi 7, e la nostra sistematica sensazione di sconfitta, perché tanto i rappresentanti della maggioranza hanno sempre fatto come gli è parso e piaciuto. Ricordo la sera fra l'11 e il 12 agosto 2011. Ricordo la sala gremita, l'inno di Mameli cantato da molti presenti compresa la sottoscritta, la sconfitta di un'intera città per il provvedimento preso del Piano Benigni. Ricordo due telefonate in treno: la prima la faccio io a Fronti. Mi dice sconfortato che tanto le cose non cambieranno mai, gli rispondo determinata che invece sì, basta crederci. E poi la seconda telefonata, che fanno a me: un giovane uomo che ha votato Bacheca, ma che ora dice di aver capito l'enorme errore, un giovane concittadino che mi ringrazia e che mi dice: "spero che Lei sia il prossimo sindaco".
Ricordo ogni cosa di questi 5 anni. Ricordo i viaggi fatti a Roma per incontrare il Prof. Caudo, autore della perizia sul Piano Benigni, uno di questi viaggi fatti pure con Fronti, dove si parla di ricordi scolastici, forse l'unica volta in cui si parla di cose che non riguardano l'Amministrazione.
Naturalmente ricordo la faccenda della Bucalossi: io che sollevo per 3 volte la questione in consiglio comunale, e la Rosa che mi risponde per tre volte allo stesso modo: "Vedremo, faremo". E' la giunta Bacheca che non vuole controllare le rate di Bucalossi prima del 2005. Il dato importante sulla Bucalossi è questo: la giunta Bacheca non vuole controllare le rate prima del 2005.
E poi ricordo gli ultimi 6 mesi, lunghissimi, infiniti, pieni di dispiaceri. Al momento di pensare alle elezioni, si propone un'alleanza fra le tre forze di minoranza che hanno lavorato insieme,e quindi insieme tratteggiato un'idea di città. Si comincia a discutere, anche con gli eventuali alleati di coalizione. Ricordo il racconto di una riunione con PD e UDC, dove i rappresentati della Lista civica “Un’altra città è possibile” chiedono di superare la logica delle primarie, e condividere un nome. Credono che ce ne sia uno molto spendibile in città, in modo tale da battere Bacheca, quello della sottoscritta, ma affermano di essere disponibili a valutare anche nomi diversi, che diano il segno del cambiamento. PD e UDC restano fermi sull’idea delle primarie. Ricordo al nostro interno discussioni su discussioni.   I compagni di Rifondazione che non sono d'accordo ad avere un candidato sindaco dell’UDC, che non sono d’accordo con le primarie e se ne vanno; altri non sono d'accordo e se ne vanno, tanto dispiacere, tantissimi dubbi laceranti. All'interno della lista, la maggioranza degli aderenti resta e conferma il percorso. Altri restano, ma con un punto di vista molto critico.
 Ricordo (come fai a dimenticare certe cose?) una brutta lettera sul giornale  a firma di amici fraterni in cui si parla di "inciuci". Ricordo la rabbia a leggere quella parola così ingiusta, così sbagliata. Ricordo altre cose ingiuste dette sul mio conto in queste settimane (avrei fatto accordi “segreti”!) e ricordo l'evidenza: io non sono una persona che porta rancore.
E quindi ricordo una campagna elettorale per le primarie fatta il 10 giorni, ma con tanta forza, con tutta l'anima. Ricordo le persone meravigliose (intelligenti, capaci, corrette)  che si sono impegnate in questi giorni in modo del tutto disinteressato, generoso, anche economicamente parlando, per quelle spese strettamente necessarie che ha una campagna elettorale e l'affitto di una sede.
 Ricordo la giornata del 13 gennaio. Ricordo ogni cosa che ho visto. Ricorderò la pioggia, la gente in fila e per sempre ogni cosa che ho visto perché ricordo l'evidenza: io il rancore non lo porto, ma certe cose difficile che me le scordo. E poi ricordo quello che è successo lunedì mattina: una persona che mi stringe la mano e mi dice "ho messo il segno sul tuo nome, e mi sono sentito pulito". Ricordo la sensazione di orgoglio, a queste parole, e la  promessa solenne fatta dentro di me: "qualsiasi cosa succeda, darò tutta me stessa per fare onore a questa stretta di mano".
E infine, senza dubbio io ricorderò questo tuo post, Anomino.  Ti chiedo di ripensarci, e di darci di nuovo fiducia; vedrai che riusciremo a cambiare davvero la nostra città, ce la metteremo davvero tutta!
Ti chiedo di avere fiducia e di ripensarci ma ti dico pure che lo rispetterò fino in fondo, perché le opinioni di ognuno sono sacre, e il voto non può che essere la legittima espressione di una liberà volontà. Per quello che mi riguarda, qualcosa di sacro.

Paola

15 commenti:

  1. Quando una lista mette in apertura l'art 54 della Costituzione deve prima capire cosa significa e ancora prima se risponde alle loro azioni.
    Cara Paola il tuo esercizio letterario non copre l'infamia delle azioni men che meno un'operazione politica becera di cui solo tu puoi sapere cosa c'è dietro nonostante i disperati tentativi di giustificarla! Mi chiamo Andrea, voto a Santa Marinella, sono di sinistra e mi vergogno!

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  2. Credo che ci voglia coraggio a dire che il Partito della Rifondazione Comunista se ne è andato e non essere precisi nel dire che il PRC aveva accettato un'alleanza,anche con l'UDC, ma pretendendo un sindaco di sinistra.
    Credo che ci voglia correttezza nel prendersi la responsabilità delle proprie azioni e ricordarsi veramente di chi ha sempre lavorato per costruire un'alternativa.
    Credo che chi perde una volta debba lasciare spazio a chi ha maggiori idee e soprattutto a chi veramente ossequia l'art 54 della nostra Costituzione!

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  3. 600 voti di cui molti pilotati dalla destra ...
    cara Paola scrivi bene ma razzoli male !

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  4. No, quello che avete scritto è davvero ingiusto. Vi prego di riconsiderarlo. I 600 voti sono stati ottenuti parlando con la gente, e nessuno davvero nessuno li ha potuti pilotare, e meno che mai a destra!
    Parlare d'"Infamia" è una cosa gravissima, questa vergognosa. Ho sempre, davvero sempre, cercato di lavorare con lealtà, onorando come potevo "la disciplina" e l'"onore". Immaginare che ci possa essere qualcosa "dietro" è vergognoso. Io non lo concepirei neppure un sospetto del genere. Non capisco perché non si possa semplicemente dire che si aveva una posizione, ed è risultata minoritaria, perché la maggioranza la pensava diversamente. Non capisco la durezza, l'aggressività. Non capisco, quando il vero avversario dovrebbe essere uno solo, il governo del sindaco uscente.

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  5. ...e inoltre un'ultima considerazione: chi fa politica si espone al giudizio altrui, deve accettare le critiche e rispondere ad esse. Ma il "senso di responsabilità", la "disciplina e l'onore" non possono essere richiesti a senso unico. Da ora, immaginando 5 mesi impegnativi, risponderò alle critiche dure come quelle precedenti, se saranno firmate con nome e cognome. Mi sembra ragionevole.
    Un saluto
    Paola

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  6. Al tempo del fascio i blog non esistevano, potete anche chiuderlo se non avete argomenti con cui rispondere nessuno se ne sentirà diminuito.E' proprio per questo che io, mi sembra oltretutto che gli altri si siano firmati,ho il diritto alla riservatezza e chi ambisce a diventare un cittadino " pubblico" no!

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    1. Non chiuderemo questo blog perchè siamo in molti a sostenere Paola a credere nella sua onestà nel suo impegno e nella sua trasparenza. Si può essere in dissenso e ci si può esprimere anche in forma anonima. Ogni voce ha avuto spazio in questo blog e continuerà ad averla. Noi della Lista civica un'altra città è possibile, appoggiamo Paola nella scelta della coalizione, perchè pensiamo che sia la scelta che ci porterà al perseguimento di obiettivi importanti per Santa Marinella. Lo pensiamo sulla base delle 9 delibere, del codice etico e del programma di coalizione, che sono stati firmati prima delle primarie. Nessuno ha la verità in tasca, possiamo sbagliare certo. Ma potremmo anche avere qualche ragione. Un caro saluto. Sabina Scocco

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  7. l'alternativa si era costruita in questi 5 anni. poi in 2 giorni è diventata fronti!
    s. marinella riuscirà mai a tirarsi fuori da questa melma!???!

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  8. Fronti uomo di Tidei con conflitto di interesse sul territorio enorme e la gente lo vota per sudditanza psicologica!!!!!
    Non vi appoggiamo più!
    Voterò bacheca mio malgrado

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    1. Ciao anonimo, se voti Bacheca non lo fai "tuo malgrado", lo fai malgrado 5 anni di disastro della tua città dimostrato dall'attuale amministrazione.

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  9. Scusatemi l"intromissione", aggiungo un commento a quanto scritto sopra da Paola.
    Lo faccio in quanto sono stato fuori dall'Italia per più di sei mesi e sento di dovervi dire la mia,ora che son tornato, in quanto vi considero "vicini di casa".
    Mi riferisco per forza di cose a Paola e Stefano, i due consiglieri ai quali tutti noi avevamo riposto estrema fiducia (incondizionata!!!), proprio perchè persone estremamente corrette,pulite,oneste e poprtatrici di una politica sana,trasparente,dal basso.
    E' proprio per questo che, assolutamente senza rancore, mi sento in dovere di scrivervi con il cuore e l'animo in mano.
    Di farvi avere la mia opinione in quanto ogni volta che passo davanti alla vostra sede (e non sapete quanto mi possa dispiacere che le nostre strade si siano divise) mi viene veramente tristezza perchè la lista Un Altra Città è Possibile la sento mia, perchè vero elemento di novità, di freschezza,di "pulizia" e questo ai "professionisti della politica" fa paura.
    Non ho mandato giù la scelta (pervenutami via mail dai precisissimi resoconti di Elisa) di correre per le primarie a sei mesi dalle elezioni amministrative,a maggior ragione con un candidato dell'UDC.
    Ma ancor di più perchè strategicamente e politicamente sbagliato oltre che inutile visto che si voterà con il doppio turno!
    Detto questo mi sento "scippato" di quel codice etico e del programma che erano elementi fondanti della lista ben 5 anni orsono: un codecie etico ed un programma che si basavano sull'esigenza di forte e netta discontinuità con la precedente giunta Tidei.
    Abbiamo chiesto ed ottenuto il voto ai nostri cittadini sbandierando ai quattro venti ed "a più non posso" la nostra novità, "frizzantezza", incarnata soprattutto nella figura genuina e pulita di Paola: una professoressa prestata alla politica concepita come servizio, senza interessi personali e/o economici.
    L'ho fatto anche io nel mio piccolo affrontando litigate infinite con i miei parenti che ci vedevano come "quelli che hanno sfasciato la sinistra e che faranno rivincere la destra"; l'ho fatto perchè ci credevo, l'ho fatto perchè credevo nelle persone che costituivano la lista "Un Altra Città è Possibile".
    Ed io quei voti dei miei parenti li ho ottenuti con forza e fatica,perchè loro hanno creduto in me,alla mia determinazione nello stesso modo in cui io ho creduto a Paola ed alla sua determinazione.
    Mi son sentito di scrivervi la mia opinione riguardo alle tante sciocchezze che sento dire in giro e vedo scrivere nei blog e sulla carta stampata: sono un "giovane dirigente",militante attivo del partito della rifondazione comunista.
    Un partito che assolutamente senza interessi nè secondi fini ha contribuito attivamente alla creazione della lista ed in seguito ha sostenuto e supportato i due consiglieri eletti.

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  10. Lo abbiamo fatto sempre ed incondizionatamente anche quando non ci andavano giù alcune decisioni prese da Paola e Stefano, anche quando ci siamo visti estromessi dalle riunioni dei consiglieri di minoranza (che sono ben diverse dalle riunioni di minoranza) fatte nell'ufficio di Fronti senza che Paola nè tantomeno Stefano si siano minimamente opposti a tale decisione.
    Lo abbiamo continuato a fare perchè ci sentivamo in dovere di farlo, perchè era necessario portare avanti i valori fondanti della lista, perchè era necessario non abbandonare Paola e Stefano al loro destino.
    Ci siamo sempre stati anche quando Paola diceva di sentirsi "sola" a portare avanti le battaglie in consiglio comunale.
    Ci siamo sempre stati nelle riunioni a casa di Stefano con le nostre proposte, con le nostre idee, con il nostro apporto critico anche a volte con fermezza e durezza.
    Ripeto ci siamo sempre stati fino a quando non ci avete messo nelle condizioni di andarcene,perchè ciò è avvenuto con una votazione "becera" che per forza di cose non poteva che portare ad una spaccatura della lista.
    Pratiche queste che il partito della rifondazione comunista non ha mai attuato, neanche quando si viaggiava sulla soglia del 6% e con correnti di pensiero contrastanti al proprio interno.
    Non lo abbiamo mai fatto per il semplice che non è un metodo giusto,democratico,leale.
    Non si mette a votazione una decisione così importante come quella di sceglere un percorso delle primarie con metodi da "dentro o fuori", portando a votare persone mai viste prima.
    Questi sono errori ed atteggiamenti che si pagano, perchè la politica non è solo fatta di buone intenzioni e buoni propositi.
    Ciò che conta poi alla fine sono i fatti, ciò che ognuno di noi fa giorno per giorno per costruire o mantenere un alleanza, come si rapporta con l'esterno.
    Perchè un politico quando ci mette la faccia risponde,deve rispondere di ciò che fa e delle responsabilità che si assume, di fronte a chi lo ha votato e sostenuto!
    Ed ecco perchè vi ho scritto, per mettervi al corrente della mia posizione, del mio punto di vista riguardo a questa "ibrida" alleanza col pd e l'udc.
    Un partito (l'udc) che ha sostenuto il governo Monti e col quale si ricandida, che ha varato il Piano Casa contro il quale abbiamo fatto un ottima iniziativa per spiegare i danni che avrebbe portato nei territori.
    Un partito che ha sostenuto la giunta Polverini, quella giunta che ha prodotto il quasi "smantellamento" della sanità pubblica laziale (ridotta a colabrodo e spolpata).
    Ma che a livello locale è rappresentato da una persona sicuramente competente, ma col quale era necessario comportarsi e relazionarsi in maniera diversa.
    Chiudo ribadendo (se ancora ce ne fosse necessità) che per il partito della rifondazione comunista e per me, il nemico politico non è Paola Rocchi piuttosto che Stefano Massera, bensì la destra ed un sistema politico clientelare dal quale, se fossi proprio in Paola e Stefano, cercherei di restarci a debita distanza.
    Con stima ed affetto,

    Giulio D'Angelo

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  11. Ciao Giulio, la tua lettera è sincera e schietta come te. Ti assicuro che brucia anche a noi la spaccatura, bruciano le voci, le battute, gli attacchi sui giornali, le illazioni, le diffide e tutto il resto.
    La cosa che io ritengo più importante nella tua lettera è proprio nelle prime righe: sei stato 6 mesi fuori all'Italia. Ci sei stato perché questo tuo territorio è ormai asfittico, improduttivo, inclemente con i giovani, è un territorio che non premia i più bravi (anzi li caccia), che alimenta il malaffare con l'incompetenza elevata a sistema di potere. Un popolo di sconosciuti nostri compaesani vive sui treni, spesso per stipendi da fame, un altro popolo è sempre più povero nel nostro territorio che ha potenzialità immense, un popolo sempre più debole e ricattabile. Ebbene, io, come te, voglio fare qualcosa per questi miei concittadini e mi piacerebbe non dover mandare via le mie figlie come sarò costretto a fare entro pochi anni.
    Sai bene che io e Paola siamo stati 5 anni in opposizione, sai altrettanto bene che da lì non siamo riusciti a condizionare niente di tutto questo. Noi abbiamo pensato che adesso era il momento di costruire una proposta alternativa, fatta di competenze, di impegni concreti, di idee e programmi che possano offrire una speranza al declino che sembra inarrestabile. Per fare questo serve un grande gesto, serve coraggio, sfrontatezza, fiducia. E io la fiducia ce l'ho: sono certo che Massimiliano Fronti potrà essere un ottimo sindaco, sono altrettanto certo che il gruppo che si è creato lo potrà supportare nel migliore dei modi.
    E' vero: il percorso è stato travagliato, ma non becero. Abbiamo fatto mesi di riunioni prima di votare, poi lo abbiamo fatto.
    Noi siamo sempre quelli di prima, siamo sempre non ricattabili, liberi e freschi come 5 anni fa. Noi abbiamo scelto di metterci in tasca le differenze, le voci, le chiacchiere perché questo era il momento di farlo. Leggiti le delibere sottoscritte dai 3 candidati Sindaco e iniziamo a parlare di quelle, leggi il programma e ricordati che se le cose andranno come spero per noi quello sarà la guida ogni nostra azione e decisione.
    Io non ti chiedo di condividerci, ma concedici almeno il beneficio del dubbio. Noi siamo quelli di prima, S. Marinella non più. Se vogliano cambiare la città, ognuno di noi deve essere pronto a fare qualcosa che non ha mai fatto prima.

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  12. Carissimi esponenti dell'Altra Città è possibile
    non arrampicatevi sugli specchi sono semplicemente una giovane elettrice di sinistra che voi avete condannato a votare per la destra. Mi dispiace non ci sto più. Se foste così liberi e autentici come affermate non avreste fatto semplici calcoli numerici,ma avreste accolto l'anima schietta ed idealista della sinistra. Se a voi interessa solo il governo allora andateci con i vostri voti non con chi,per anni, come i miei genitori, ha sostenuto e creduto nella forza delle idee!!!

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  13. Ciao Daniela, la mia riposta la trovi qui: http://altracittapossibile.blogspot.it/2013/01/il-momento-e-adesso.html ,
    io mi arrampico sugli specchi ma tu, se è vero che votavi a sinistra, una mattina alzati alle 5, vai alla stazione e chiedi a tutti quelli che vanno a lavorare a Roma se vogliono la tua purezza ideologica o se preferiscono delle scelte responsabili per governare e provare a dargli un'alternativa. Già che ci sei chiedigli pure che ne pensano della totale assenza di idee, progetti e prospettive dell'attuale amministrazione che tu vuoi andare a confermare.
    Vienimi a trovare in sede e porta pure i tuoi familiari così ne parliamo anche con loro.
    Ti aspetto ciao, Stefano Massera

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