“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”

Art. 54 della Costituzione Italiana

martedì 4 settembre 2012

Differenziata, cronaca di un Consiglio Comunale


C’erano nove persone in tutto e le vogliamo ringraziare tutte una ad una. Nove persone ad assistere a un consiglio comunale assurdo quanto fondamentale. Vi riportiamo nel seguito i nostri interventi sulla raccolta differenziata. Lo sviluppo completo sarebbe troppo lungo e vi proponiamo un elenco sintetico dei punti che abbiamo toccato:
  • Abbiamo basato i nostri interventi sul fatto che la città è sporca in un modo inaccettabile per una cittadina che ha la pretesa di essere stazione balneare e turistica;
  • Paola ha prodotto all’assemblea un dossier di 70 fotografie che denunciano situazioni e condizioni inaccettabili (cumuli di rifiuti, campane stracolme, rifiuti ingombranti nel cento cittadino, strade mai spazzate ecc.);
  • Ci siamo soffermati sul contratto chiedendo l’erogazione di sanzioni all’impresa ai sensi dell’articolo 33 del capitolato di appalto;
  • Abbiamo letto alcuni passaggi di due lettere dell’ufficio di igiene all’impresa nella quale sono lamentate numerose inadempienze. Ci siamo chiesti quali azioni intende adottare il committente (l’Amministrazione) nei confronti di simili irregolarità;
  • Abbiamo manifestato stupore per il fatto che tra le segnalazioni di cui sopra ci sono violazioni che, qualora reiterate, comporterebbero l’immediata risoluzione del contratto;
  • Abbiamo sostenuto l’opportunità di erogare delle sanzioni per aumentare il potere contrattuale del comune. Alla quinta sanzione il contratto può essere risolto e, inspiegabilmente, non ostante i disservizi contestati il committente non ha ancora erogato alcuna sanzione;
  • Abbiamo ipotizzato che il servizio era progettato male. I passaggi sull’organico sono insufficienti nel periodo estivo e la raccolta sarebbe dovuta partire insieme su tutto il territorio comunale;
  • Abbiamo chiesto risorse aggiuntive per l’ufficio igiene in cui un solo funzionario gestisce il servizio in appalto più importante della città. Sebbene lo faccia con grande impegno e dedizione è impensabile ritenere che possa coprire la mole di adempimenti e controlli necessari;
  • Il capitolato prevede la possibilità di incrementare il servizio del 20%. Abbiamo chiesto di valutare la possibilità e la necessità di farlo e, nel caso, agire tempestivamente;
  • Abbiamo chiesto di destinare forze dei vigili al controllo su strada. Alla data di agosto 2012 la relazione del comandante dei vigili non ha prodotto nessun numero di multe erogate, che a quanto sappiamo sono ben poche, nei confronti dei pur numerosi cittadini inadempienti. Abbiamo chiesto di dare un deciso segnale di cambiamento di rotta;
  • Abbiamo sostenuto l’inutilità dei controlli dei ranger d’Italia in assenza di affiancamento da parte di Ufficiali di Polizia Giudiziaria. I reati del DLgs 152/2006 (il c.d. Testo Unico Ambientale) sono penali e devono essere rilevati in flagranza dai Vigili. Diversamente gli unici effetti del meritorio lavoro dei ranger saranno interminabili contenziosi giudiziari;
  • Abbiamo manifestato stupore e incredulità per il fatto che il delegato Maggi abbia dato tutta la responsabilità “ai Romani”, quando in primavera già la raccolta differenziata non stava andando bene;
  • Abbiamo manifestato stupore e incredulità per il fatto che in risposta alle contestazioni di cui sopra, l’impresa scrive al comune nel suo report mensile di giugno sostenendo che “la raccolta differenziata è partita al di sopra della ferrovia con discreta rispondenza da parte della cittadinanza”. Naturalmente questo non è vero (mancano Prato del Mare e Quartaccia) ma desta incredibile stupore il fatto che il committente si lasci prendere in giro senza esercitare il proprio enorme potere contrattuale (i 4 milioni all’anno che paga il servizio);
  • Abbiamo promesso di non mollare e di continuare a vigilare e fare informazione finché non vedremo ripristinato un normale rapporto tra un appaltante e un appaltatore.

Abbiamo concluso dicendo che la nostra stupenda città non merita lo stato di degrado che sta vivendo. Abbiamo chiesto con forza un cambio di rotta sulla gestione di questo appalto e in generale sulla raccolta differenziata. E come i nove cittadini presenti siamo usciti da questo consiglio stupefatti dalle dichiarazioni degli esponenti della maggioranza, che tra una miriade di scuse e un penoso gioco di scaricabarile rivelavano un unico significato generale: non siamo capaci.
La mozione presentata dall’opposizione è stata integrata con i punti proposti dal delegato Maggi e votata all’unanimità dagli appena 11 consiglieri presenti. Vogliamo essere ottimisti e leggere questo fatto come un segnale di buona volontà; se i passi indicati nella mozione non verranno attuati, se alle promesse non sarà dato seguito, i cittadini dovranno interrogarsi seriamente sul grado di capacità dei propri amministratori.

Paola Rocchi - Stefano Massera


Nessun commento:

Posta un commento